PSR Marche 2014/2020
Misura 16.1 - Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura PROG.ID. N. 59681
Azione 2 - Fase di gestione del G.O. e realizzazione del Piano di Attività
G.O. SILVER AGRI AGE
TITOLO PROGETTO "Longevità, capacità intrinseca e deterioramento cognitivo in ambiente agricolo e naturale: attualizzazione dei contesti nella logica dell’azione Montessoriana»
CAPOFILA DEL PROGETTO: AZIENDA AGRICOLA BAGALINI ROBERTO
PARTNER:
- AZ. AGR. FIORENIRE di Cocci P.Francesco e Cocci C. S.S. Soc. Agr
- AZIENDA AGRITURISTICA LA CASTELLETTA
- INRCA (ISTITUTO NAZIONALE DI RICOVERO E CURA PER ANZIANI)
- UNIVPM – Università Politecnica delle Marche
- COLDIRETTI MARCHE
- CENTRO INTERNAZIONALE MARIA MONTESSORI
IL PROGETTO
Il concetto di vivere nella natura è il più recente acquisto dell’educazione...” Vivere nella natura non vuol dire provare una specie di nebuloso amore per la natura e neppure conoscere la natura nei suoi molteplici aspetti; vuol dire prima di tutto uscire dalla prigione di un ambiente artefatto” (M. Montessori – La scoperta del bambino); vuol dire opporre al sentimento dominante della storia di origine giudaico-cristiana (vai e trasforma il mondo) un sentimento della natura che ha come fine “soltanto il fiore che nasce sulla pianta ti appartiene” (Aldo Capitini). Il sentimento della natura cresce con l’esercizio come ogni altra cosa. Se un bambino è, per quanto piccolo, già prigioniero di una ambiente artefatto, che molto spesso smorza ed attenua il suo naturale desiderio di conoscere il mondo, per l’anziano con disturbi cognitivi uscire da questa prigione è, apparentemente, più difficile (se non impossibile). In questo contesto il progetto propone agli anziani con disturbi cognitivi lievi una relazione con la natura e quindi con l’ambiente rurale che permetta loro di ridestare il presentimento di un vincolo che, in quanto arcaico - “c’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi di antico” (G. Pascoli)-, è nascosto, forse occulto in ogni anziano e non emergente a livello di coscienza. Questo è possibile solo con un approccio di tipo emotivo, testimoniato dalle molteplici ricerche sull’intelligenza emotiva, come motore ed attivatore di processi di cambiamento. Tutto ciò a partire dalla considerazione che è necessario mettere la persona “che è nella persona con demenza” come scrive Cameron Camp al centro della riflessione e della azione terapeutica. E dato che ogni uomo è un’eccezione, come direbbe Jung, è necessario costruire terapie per ogni singola persona. Un intervento, quindi, fortemente personalizzato così come accade nelle migliori esperienze scolastiche di impronta montessoriana.
Così come l’insegnante montessoriana ha cura dell’ambiente interno e lo organizza per permettere al bambino di riconoscerlo e pertanto di ambientarsi in esso, così nel contesto rurale “l’educatore” organizzerà gli esterni naturalmente posti, in modo che rivelino all’anziano i loro profondi contenuti originari fino al recupero dei possibili valori simbolici che la natura contiene: dalla vita di un seme e dall’albero al valore simbolico dell’albero della vita. Questo fa sperare in un primo importante risultato: la riduzione dello stato di agitazione e di apatia e l’attenuazione di forme di ansia e “complessi” di isolamento, primi passi verso forme di deficit più acute. In secondo luogo ci si attende quelle “tracce della memoria” che la stessa Montessori all’interno del lessico scientifico del suo tempo, definisce “engrams”. Inoltre le esperienze in ambienti rurali permettono di cogliere la relazione tra stabilità e cambiamento che rappresenta molto spesso uno svincolo fuorviante nei processi di sviluppo e di crescita.
Pertanto, un insieme di attività terapeutiche da svolgere nell’ambiente naturale dell’azienda agricola saranno proposte ai partecipanti tenendo conto della letteratura scientifica di riferimento, che documenta come trattamenti specifici mediante pratiche di orticoltura producano risultati positivi in caso di disturbi mentali e comportamentali quali deficit cognitivi, depressione e varie altre condizioni cliniche. E’ noto che ambienti rurali abbiano, rispetto alle aree urbane, una prevalenza più alta di demenze ma la più alta disponibilità di ambienti naturali con caratteristiche interattive può rappresentare un setting per “brain trainer” e stimolazione percettiva. Inoltre l’esposizione a caratteristiche naturali induce una sorta di ripristino attentivo. L’Attention Restoration Theory (ART) prova a spiegare a livello cognitivo in che cosa consistano i benefici dell’esposizione all’ambiente naturale. I processi attentivi che l’ambiente urbanizzato attiva sono prevalentemente top-down per cui richiedono molte risorse e l’aiuto del sistema esecutivo centrale con conseguente rischio di un rapitostato di affaticamento; l’ambiente naturale elicita invece processi attentivi guidati da meccanismi bottom-up che sono maggiormente automatici e richiedono minor risorse. Quindi l’esposizione a stimoli naturali (anche solo immagini) produce un miglioramento delle prestazioni in quei processi attentivi di alto livello in cui sono richieste le funzioni esecutive. Numerosi studi indicano come vi sia una stretta associazione tra le caratteristiche dell’ambiente (naturale vs artificiale), la stimolazione sensoriale e le abilità cognitive. Non secondariamente va evidenziato anche che l’ambiente delle “social farms”, aziende agricole orientate all’accoglienza di soggetti vulnerabili, scelte quale setting sperimentale, presentano alcune caratteristiche terapeutiche peculiari quali, tra l’altro, l’attitudine inclusiva e la non medicalizzazione dell’ambiente, nonché l’apertura verso la comunità.
OBIETTIVI
Il progetto avrà per obiettivo quello di sperimentare per ogni utente un trattamento individualizzato nell’azienda agricola CONSENTENDO DI REALIZZARE ANCHE UN PROTOTIPO di trattamento individuale, replicabile in ambiente rurale, per anziani con difetto cognitivo, attraverso le metodologie, interventi e strumenti innovativi nel campo degli approcci non farmacologici rivolti a longevi con decadimento cognitivo nella logica dell’azione montessoriana.
L’azienda agricola sperimenterà anche una qualità di prodotti alimentari adatti all’utente per la individuazione di una DIETA sana ed equilibrata.
La disponibilità di un servizio diurno di accoglienza oltre ai tradizionali servizi di assistenza consente di implementare in modo innovativo la coesione dell’azienda agricola con la comunità ed il proprio territorio.
Il carattere innovativo del progetto è rappresentato da:
- contestualizzazione rurale
- prassi montessoriana
- osservazione degli esiti del trattamento sull’utente.
Il PROTOTIPO avrà come output un DATABASE, un DIARIO di BORDO, PROTOCOLLI/ACCORDI CON AMBITI TERRITORIALI ED AREA VASTA ed una relazione finale con una “nuova griglia di valutazione e Format del progetto” REPORT FINALE.
Promuovere nell’ambito della multifunzionalità agricola attività innovative nella logica dell’azione montessoriana rivolte al potenziamento/mantenimento della capacità intrinseca in soggetti con deterioramento cognitivo.
- Individuazione di un ambiente rurale con caratteristiche educanti;
- Individuazione dei soggetti con lievi deficit cognitivi e rapporto con le famiglie;
- Definizione di obiettivi terapeutici individuali per ciascun partecipante attraverso diverse attività:
orticoltura, pet therapy, terapie occupazionali, laboratori sensoriali, laboratori di cibi funzionali per una dieta sana ed equilibrata adatta alle prime sintomi di demenza, attività fisica e attività di socialità CONTINUATIVA tra differenti generazioni.
- Diffusione dei risultati ad un’ampia audience nazionale ed internazionale.
Le attività presenteranno la valenza scientifica e qualitativa del progetto e l’avvio di un innovativo servizio di AS per aumentare la competitività e la coesione con la comunità ed il territorio delle aziende agricole.Coldiretti svolgerà animazione rivolta alle imprese agricole interessate a percorsi di diversificazione legati all’AS. A tal fine organizzerà interventi di divulgazione: seminari, convegni, riprese video, iniziative dimostrative / sessioni pratiche presso le aziende pilota, avvalendosi anche di strumenti di comunicazione mediatica e di canali social;
L’UNIVPM potrà collaborerà con Coldiretti nella divulgazione, svolta prevalentemente presso gli studenti del curriculum “Agricoltura sociale” e in generale verso tutti gli altri studenti e gli altri stakeholders con i quali si interfaccia nelle proprie attività, inclusi i convegni e le attività divulgative rivolte al grande pubblico. Alcune delle attività previste per gli utenti potranno essere organizzate presso l’Orto Botanico dell’UNIVPM a Selva di Gallignano. In tal caso gli studenti UNIVPM saranno coinvolti in visite didattiche presso le aziende pilota e negli eventi divulgativi
ATTIVITA' REALIZZATE
- 24 OTTOBRE 2023 PRESSO AZ. AGR. SI.GI MACERATA CONVEGNO DAL TITOLO "SILVER AGRIAGE UN PROGETTO INNOVATIVO DI AGRICOLTURA SOCIALE" locandina
- DA NOVEMBRE 2023 A FEBBRAIO 2024 INCONTRI CON I FACILITATORI locandina
- GIUGNO 2024 OPENDAY locandina
- 18 OTTOBRE 2024 PRESSO UNIVPM AD ANCONA INCONTRO DAL TITOLO "UNA GIORNATA DI RIFLESSIONE ED APPROFONDIMENTO SULL'APPROCCIO MONTESSORIANO SUI LABORTORI E SULLE ATTIVITA' DI SILVER AGRI AGE" locandina