Un prodotto su due che finisce sulle tavole si coltiva nei piccoli comuni. E’ l’analisi di Coldiretti Macerata in vista di Voler bene all’Italia, la festa promossa in collaborazione con Legambiente che celebra i centri sotto i cinquemila abitanti, presentata oggi nel capoluogo maceratese nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Camera di Commercio. Oltre a rappresentare la metà della produzione agroalimentare, i piccoli comuni assicurano spesso una maggiore qualità della vita, dalla sicurezza al cibo. Non è un caso, sottolinea Coldiretti Macerata, che in molti casi il nome di pezzi pregiati dell’enogastronomia provinciale si leghi a quello dei centri. E’ il caso, ad esempio, del Carciofo di Montelupone o della Vernaccia di Serrapetrona Docg. Occorre però che i piccoli comuni siano sostenuti, a partire dalla garanzia dei servizi necessari ad evitare lo spopolamento. In tale direzione Coldiretti sta promuovendo, con la filiera agricola tutta italiana, lo sviluppo di una grande rete di aziende che fanno vendita diretta, di cui quasi la metà presente proprio all’interno di un centro sotto i cinquemila abitanti. Ma il ruolo dell’agricoltura nei piccoli comuni è particolarmente importante anche perché le imprese multifunzionali garantiscono una costante manutenzione del territorio, prevenendo i rischi di dissesto idrogeologico.