6 Maggio 2011
VOLER BENE ALL’ITALIA: COLDIRETTI ANCONA, UN PRODOTTO SU DUE IN TAVOLA SI COLTIVA NEI PICCOLI COMUNI

Un prodotto su due che finisce sulle tavole si coltiva nei piccoli comuni. E’ l’analisi di Coldiretti Ancona in vista di Voler bene all’Italia, la festa promossa in collaborazione con Legambiente che celebra i centri sotto i cinquemila abitanti, in programma domenica 8 maggio in trentatre comuni della provincia. Oltre a rappresentare la metà della produzione agroalimentare, i piccoli comuni assicurano spesso una maggiore qualità della vita, non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche della qualità del cibo. Non è un caso, sottolinea Coldiretti Ancona, che il nome di pezzi pregiati dell’enogastronomia provinciale si leghi a quello dei centri sotto i cinquemila abitanti. Basta fare l'esempio della Lacrima di Morro d’Alba Doc, uno dei vini più noti della provincia, mentre a Belvedere Ostrense è stata recuperata da poco l’antica Salamora di Belvedere, un condimento a base di olio, arancia e finocchio selvatico. L’appeal dei piccoli centri va però sostenuto con un modello di sviluppo che si impegni a recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino ai presidi istituzionali. In tale direzione Coldiretti sta promuovendo, con la filiera agricola tutta italiana, lo sviluppo di una rete di aziende che fanno vendita diretta, i Punti di Campagna Amica, il 44 per cento dei quali si trova proprio all’interno di un centro sotto i cinquemila abitanti. Ma il ruolo dell’agricoltura nei piccoli comuni è particolarmente importante anche perché le imprese multifunzionali garantiscono una costante manutenzione del territorio, prevenendo i rischi di dissesto idrogeologico e, con esso, il pericolo dello spopolamento.

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