Vinitaly al via con gli autoctoni Verdicchio, Passerina, Lacrima e Vernaccia Nera a rappresentare le Marche nella prima mostra dei grappoli d’Italia provenienti dalle diverse regioni allestito da Coldiretti per scoprire la grande biodiversità e qualità delle produzioni nazionali. Uve legate al territorio per vini che, nell’anno del Covid, sono stati riscoperti dagli italiani come emerge dall’analisi Coldiretti su dati Infoscan Census. In evidenza l’ottima performance della Passerina marchigiana inserita nella top10 nazionale con un aumento di vendite del 20%. In generale il vino italiano è tornato a crescere con l’export che sfiora i 4 miliardi nei primi sette mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo 2020 (+15%). Ci si aspetta un ritorno al segno più anche per le Marche dopo il dato del primo semestre dell’anno in corso in linea con l’anno Covid contrassegnato da chiusure, limitazioni negli spostamenti e pochi turisti stranieri. Tra gennaio e giugno 2021 il vino italiano ha fatto segnare 26,4 milioni di euro di commercio estero, circa 2,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 pre pandemia. Con le misure anticontagio del 2020 l’export dei vini marchigiani aveva invece registrato un calo del 9,5%, oltre 5 milioni in meno rispetto al 2019. Ci si aspetta dunque una forte ripresa nel secondo semestre legata anche alla riaperture diffuse delle attività di alberghi, ristoranti, bar ed enoteche.
18 Ottobre 2021
Vinitaly, Coldiretti Marche: vigneti autoctoni sugli scudi, boom di vendite