15 Marzo 2014
TIPICITA’: COLDIRETTI, FONDI UE VADANO A VERI AGRICOLTORI

I fondi Ue devono andare ai veri agricoltori, evitando di ripetere gli errori del passato che hanno visto privilegiare enti come banche, fondazioni o aeroporti. E’ il messaggio venuto dal convegno sulla nuova Politica agricola comune organizzato dalla Coldiretti nell’ambito di Tipicità, il festival del made in Marche inaugurato a al Fermo Forum. “Le risorse vanno orientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e svolge attività rivolte alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale – ha sottolineato Paolo Mazzoni,presidente della Coldiretti Ascoli Fermo -. Vanno, invece, evitate quelle scelte che nel passato hanno favorito le rendite fondiarie e quelle forme di speculazioni sui nostri territori da parte di terzi che hanno avuto effetti negativi sul mercato degli affitti. Ma occorre anche smettere di premiare quelle forme di cooperazione che non rispondono più agli interessi dei soci”. Secondo quanto illustrato dal responsabile nazionale dello sviluppo rurale per Coldiretti, Stefano Leporati, la nuova Politica agricola comune (Pac) dell’Unione Europea porterà nella nostra regione oltre 1,5 miliardi per i prossimi sette anni (2014-2020). Fondi comunitari che, secondo la relazione del professor Angelo Frascarelli, dell’Università di Perugia, contribuiranno a rilanciare sviluppo, investimenti e lavoro nel settore agricolo, con la “benedizione” di quel 92 per cento degli italiani che, secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, considera la Pac un elemento “importante per il futuro”, capace di offrire benefici non solo agli agricoltori ma all’intera società. Ma grande attenzione è rivolta anche al prossimo Psr, il Piano di sviluppo rurale delle Marche che rappresenta la parte della Pac dedicata agli investimenti. Dal 2014 al 2020 saranno a disposizione 538 milioni di euro, che attiveranno progetti per oltre un miliardo di euro. In tale ottica Coldiretti chiede di puntare decisamente sulle esperienze di filiera corta, sul sostegno all’innovazione e al ricambio generazionale, sulla formazione e sull'abbattimento dei tempi burocratici. Al convegno hanno preso parte anche Maura Malaspina, assessore all’Agricoltura della Regione Marche, il sindaco di Fermo, Nella Brambatti, il presidente della Camera di Commercio, Graziano Di Battista, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Guglielmo Massucci

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