9 Novembre 2008
PREZZI, Crollo del grano: gli agricoltori producono in perdita, Coldiretti lancia il piano per risollevare il settore

MACERATA, CROLLA IL PREZZO DEL GRANO, MA PANE E PASTA SCHIZZANO ALLE STELLE

Agricoltori costretti a produrre in perdita, mentre i cittadini non arrivano a fine mese. A denunciare la situazione è uno studio condotto da Coldiretti Macerata sui costi di produzione per le aziende agricole e sui prezzi dei prodotti all'origine e al consumo. Uno studio da cui emerge come pane e pasta continuano a schizzare verso l'alto, mentre nei campi il boom di concimi, gasolio e sementi ha letteralmente azzerato il guadagno per gli imprenditori. “La situazione è gravissima poiché è in atto una evidente speculazione ai danni delle tasche di agricoltori e cittadini – spiega il direttore di Coldiretti Macerata , Gabriel Battistelli – Le quotazioni del grano sono andate più giù della borsa e oggi sono dimezzate dall'inizio dell'anno mentre la pasta di semola di grano duro è stata tra gli alimentari quella che addirittura ha subito i maggiori incrementi, con il prezzo medio del pane che sta per raggiungere i tre euro. E per altri prodotti la situazione non è migliore”. Basta fare alcuni esempi. Nel 2007 produrre un chilo di grano costava all'agricoltore 0,19 euro, a fronte dei 38 centesimi che gli venivano pagati. Nel 2007 pane e pasta costavano rispettivamente 2,70 euro e 1,30 euro. La stagione successiva (raccolto 2008) il prezzo grano inizia l'oscillazione che, causa speculazioni, lo porteranno prima a 0,50 euro al chilo, per poi farlo crollare agli attuali 0,24. Il tutto mentre i costi di produzione sono passati a 0,23 euro al chilo. All'agricoltore resta un guadagno di un centesimo, mentre pane e pasta sono balzati a 2,88 e 1,74 euro.
E il 2009 non promette nulla di buono. Se il prezzo dovesse mantenersi come quello attuale di 0,24 euro al chilo con i costi di produzioni passati a 0,29 euro si sarebbe costretti a produrre in perdita. “Insomma, si ha quasi la sicurezza di lavorare in perdita – attacca il direttore di Coldiretti Macerata , Gabriel Battistelli .-, mentre ho dei seri dubbi che il prezzo di pane e pasta scenderà, e ciò nonostante gli appelli e le riunioni sempre più frequenti tra Mr Prezzi e i pastai”. La situazione non è migliore su altri prodotti presi in esame. Produrre un chilo di radicchio costa 0,22 euro, mentre all'agricoltore viene pagato 0,20. Il consumatore lo paga in media 2,50 euro. Stesso discorso per mais e girasole. Quale è allora la soluzione? “Occorre eliminare le troppe distorsioni della filiera, dal campo alla tavola, recuperando valore per le imprese agricole – conclude Battistelli -. Non a caso Coldiretti sta lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori”. Il piano prevede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari e dei farmers market, ma punta anche a stimolare la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione”.

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