Grazie ai rapporti economici stretti con gli Emirati Arabi Uniti quasi un quinto del valore dell’intero export agroalimentare marchigiano finisce oggi nello stato del Golfo. L’analisi viene dalla Coldiretti Marche sulla base dei dati relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2013. Secondo i numeri, l’export di prodotti alimentari negli Emirati ha raggiunto quota 46 milioni di euro, il 18 per cento del valore complessivo della spesa per il cibo made in Marche all’estero, con una crescita del 27 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e la più che concreta prospettiva di superare il muro dei 60 milioni di euro nel dato sui dodici mesi. Un fenomeno, sottolinea Coldiretti, esploso nel 2012, quando gli acquisti “agricoli” da parte degli sceicchi erano triplicati, passando da 19,7 milioni a 49,6 milioni di euro. Gli ultimi due anni hanno dunque fatto segnare la seconda vera grande svolta nelle relazioni commerciali per il settore dopo quella del 2006, quando le vendite di prodotti agroalimentari marchigiani avevano visto la prima impennata (da circa 100mila euro a oltre tre milioni di euro). “Il record fatto registrare dall’export agroalimentare regionale è il frutto del lavoro di un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge migliaia di imprese – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi - e che rende le Marche competitive anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”.