La siccità prima e ora la grandine. Campi bombardati e danni ingenti nella notte a causa dell’ondata di maltempo che ha investito, soprattutto le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Una perturbazione che, in alcuni casi, ha praticamente azzerato il lavoro di un anno. La Coldiretti regionale, attraverso i suoi uffici di zona, sta stilando la conta dei danni soprattutto su cereali, viti e frutta.
In provincia di Ancona si registrano danni nella zona di Staffolo, di Filottrano ma anche lungo la Valmusone tra Osimo, Offagna, Polverigi, Agugliano, Castelfidardo e Loreto. Pioggia copiosa, vento e grandine con danni di circa il 30%/40% delle colture cerealicole.
In provincia di Macerata sono stati colpite le campagne nella zona di Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Monte San Martino. Sfiorata anche Gualdo. Alcuni campi di grano sono stati letteralmente rasi al suolo.
In provincia di Fermo e Ascoli le aree colpite sono sul confine provinciale lungo il fiume Aso: Santa Vittoria in Matenano, Force, Montelparo, Rotella, Montedinove e parte di Montalto Marche. Danni ingenti anche a Montegiorgio dove la grandine è caduta attorno all’una di notte per 20 minuti abbondanti con chicchi grandi come noci. A farne le spese sono state vigne e cereali, per non parlare della frutta proprio agli inizi della raccolta e del boom di consumi della bella stagione.
Per liberare le strade dalla grandine è stato necessario l’intervento degli spazzaneve. Il tutto arriva dopo un inverno mite e un lungo periodo di siccità a sottolineare ancora una volta le conseguenze dei cambiamenti climatici con eventi atmosferici eccezionali che, purtroppo, sono ormai diventati la norma mettendo a rischio il lavoro dei campi. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Assam nelle Marche si è registrato in questi primi mesi del 2020 è piovuto, a seconda delle zone, tra il 40% e 55% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.