10 Dicembre 2012
GIORNATA MARCHE: COLDIRETTI, CON 300MILA ETTARI SCOMPARSI A RISCHIO IDENTITA’ RURALE E PAESAGGIO

La scomparsa di quasi 300mila ettari di terreni agricoli, di cui 55mila negli ultimi quattro anni, mette a rischio non solo l’identità rurale della nostra regione ma lo stesso assetto idrogeologico e chiama le istituzioni a un impegno concreto per invertire un trend preoccupante. E’ l’appello lanciato da Coldiretti in occasione della Giornata delle Marche 2012, dopo che negli ultimi anni si è aggravato il problema del consumo di suolo. Ai 229mila ettari svaniti tra il 1960 e il 2008 se ne sono aggiunti altri 55mila nel giro di appena quattro anni, con una evidente accelerazione del fenomeno. In pratica, secondo un’elaborazione di Coldiretti sugli ultimi dati Istat, ben un terzo dell’intero territorio regionale che una volta era agricolo ha cambiato destinazione, e ciò senza considerare i guasti causati dal “fotovoltaico selvaggio”. Visti gli effetti sempre più disastrosi dei cambiamenti climatici, siamo dinanzi a un grave problema per l’assetto idrogeologico, tra cementificazione forzata e abbandono al dissesto di quelle zone precedentemente curate dagli agricoltori, tanto più che il modello di sviluppo fondato su “capannoni e Pil” ha ormai mostrato tutti i suoi limiti. Occorre dunque che le istituzioni si attivino per invertire una tendenza pericolosa, adottando da subito delle misure per frenare il consumo di suolo, che sarebbe poi un intervento a costo zero, capace però di portare immediati benefici in termini di prevenzione e, quindi, di risparmio di risorse. “Come sottolineato dal presidente nazionale Sergio Marini nel documento ‘L’Italia che vogliamo’, occorre tornare a puntare sui punti di forza rappresentanti da patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso – sottolinea il presidente di Coldiretti marche, Giannalberto Luzi -. E’ questa la strada da seguire per mettere in campo un nuovo modello di sviluppo fondato sulla nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper ‘fare rete’”.

seguici su 👍