È iniziata da qualche settimana la stagione della compilazione dei modelli dichiarativi per i redditi conseguiti dai contribuenti nell’anno 2020. Nei Modelli 2021, è previsto l'obbligo di tracciabilità delle spese detraibili che porta alla necessità di predisporre e conservare i documenti che attestano il pagamento con carte o bancomat o altri metodi di pagamento tracciabili.
Per richiedere la detrazione delle spese sostenute, a partire dal 1° gennaio 2020 è entrato in vigore l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili delle spese sanitarie sostenute presso medici e strutture private (la regola non vale infatti per i pagamenti presso strutture convenzionate, farmacie o direttamente presso le casse del servizio sanitario nazionale), passando per le spese scolastiche e fino a quelle sostenute per l’affitto degli studenti fuori sede.
Carte, bancomat o assegni aprono quindi le porte alle detrazioni fiscali nel modello 730/2021. A patto però che il contribuente non possa provare di aver pagato con mezzi diversi dal contante. È sufficiente che la ricevuta rilasciata evidenzi la modalità di pagamento o, in alternativa, un’annotazione da parte del venditore sul documento di spesa.
Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello n. 431 del 2 ottobre 2020, l’utilizzo del mezzo di pagamento tracciabile può essere documentato, infatti, mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio.
La Consulta Nazionale dei CAF sta chiedendo al MEF una deroga alle novità in materia di rimborsi Irpef. Una richiesta a tutela dei contribuenti ma anche dei professionisti e dei CAF chiamati ad apporre il visto di conformità.
Al centro della richiesta ci sono le novità introdotte dalla scorsa Legge di Bilancio che, al comma 679 dell’articolo 1, ha disposto l’obbligatorietà dell’uso di mezzi di pagamento tracciabili, quali ad esempio carte e bancomat, ai fini dell’accesso alle detrazioni Irpef del 19%.
Di seguito l’elenco di quelle principali che, se non pagate con carte o bancomat, portano all’impossibilità di detrazione nel modello 730/2021:
• affitto studenti fuori sede;
• abbonamento mezzi pubblici
• prestazioni sanitarie effettuate presso strutture private non accreditate;
• spese sportive per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni;
• spese scolastiche e universitarie;
• spese veterinarie;
• spese per l’assistenza personale di soggetti non autosufficienti;
• spese funebri.
Si tratta di una delle strategie per stimolare i contribuenti ad “abbandonare il contante”, ma che rischia di portare alla perdita di molti sconti fiscali richiedibili con il modello 730/2021, dovuto alla scarsa conoscenza della nuova norma.