17 Aprile 2012
CRISI: COLDIRETTI, NELLE MARCHE CHIUSE 1.700 AZIENDE NEL 2011 MA CRESCE LA VENDITA DIRETTA

Nelle Marche sono state chiuse oltre 1.700 aziende agricole nel 2011 ma sono anche aumentate di un terzo quelle in sofferenza nel far fronte ai debiti pregressi, anche a causa della stretta creditizia che fa venire meno la possibilità di garantire liquidità. E’ quanto rileva la Coldiretti in merito allo studio realizzato da Inea è presentato dalla Regione Marche sulla situazione difficile che stanno vivendo molti imprenditori del settore agricolo. Da una analisi della Coldiretti si evidenzia che il costo del denaro in agricoltura ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale e ben sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito. Una situazione di difficoltà che si aggiunge ai costi crescenti di gasolio e mangimi, ai danni da maltempo e anche alle preoccupazioni per l’applicazione della nuova Imu. D’altro canto non mancano però anche i segnali positivi, come il boom fatto registrare dalla vendita diretta, con il progetto filiera agricola italiana portato avanti dalla Coldiretti che nel 2011 ha visto 210mila cittadini marchigiani fare la spesa in uno dei 39 mercati degli agricoltori attivati in regione, per un giro d’affari stimato in 2,3 milioni di euro. Un fenomeno che sta vedendo molti imprenditori investire, nonostante la crisi, tanto che negli ultimi tempi hanno aperto i battenti quattro Botteghe degli agricoltori, l'ultima a Pesaro, con una struttura da 250 metri quadri.

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