28 Luglio 2011
COLDIRETTI, SALGONO A 151 I PRODOTTI AGROALIMENTARI MARCHIGIANI SALVATI DALL’ESTINZIONE

Salgono a 151 i prodotti agroalimentari tradizionali marchigiani salvati dall’estinzione. Ad annunciarlo è la Coldiretti Marche dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’undicesima revisione dell’Elenco predisposto dal Ministero delle Politiche agricole e dalle Regioni. Rispetto al precedente, che includeva 147 specialità, entrano il Miele del Montefeltro e la Moretta di Fano (caffè corretto con anice, brandy e rum). Le altre due voci in più derivano, invece, dal fatto che nella vecchia lista i prodotti Visner e Vino di visciole erano classificate come un’unica voce, mentre ora sono state divise. In undici anni, rispetto al luglio 2000 quando è iniziato il lavoro di catalogazione a livello regionale, i prodotti marchigiani censiti sono aumentati del 32 per cento, passando da 114 a 151, grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel salvarli dall’estinzione. Nell’elenco vengono, infatti, iscritti le specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo. Un lavoro, ricorda la Coldiretti Marche, finalizzato a proteggere dalle falsificazioni e a conservare anche in futuro, nella sua originalità, il patrimonio delle tipicità. Nella classifica delle specialità dominano pane, pasta e biscotti con 44 diverse tipologie di prodotti (come i Maccheroncini di Campofilone o la Lonza di fico), seguiti da 41 verdure fresche e lavorate (dal Carciofo monteluponese al Marrone di Acquasanta Terme), 30 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere (come il Salame di Fabriano), 11 formaggi (dal Casecc al Pecorino in botte), 9 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 7 tipi di olio, 4 prodotti di origine animale (miele e ricotte) 4 condimenti (tra cui la Salamora di Belvedere) e una preparazione di pesce. Ma i prodotti tipici rappresentano, secondo Coldiretti, anche il vero motore del turismo enogastronomico. Il 35 per cento degli italiani considera, infatti, il cibo fondamentale per il buon successo della vacanza, secondo un’indagine Swg.

seguici su 👍