5 Marzo 2014
COLDIRETTI PESARO URBINO: PAOLO DE CESARE NUOVO DIRETTORE

Paolo De Cesare è il nuovo direttore della Coldiretti Pesaro Urbino. Il neoresponsabile della federazione, che associa oltre seimila imprese agricole, è stato presentato ad Acqualagna, nel corso del consiglio svoltosi nella sala riunioni del Santuario del Peligno, alla presenza del presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante, e di Antonio Biso, vice capo Area Organizzazione e Servizi della Coldiretti nazionale. Quarantadue anni, sposato con un figlio, laureato in Economia e commercio con un master in risorse umane, De Cesare ha ricoperto gli incarichi di direttore delle federazioni Coldiretti di Cagliari e Frosinone ma stato anche dirigente di Creditagri Italia, l’ente di garanzia fidi e assistenza e consulenza tecnico - finanziaria a sostegno delle imprese. Prende il posto di Leandro Grazioli, destinato a guidare la Federazione di Ascoli-Fermo. “In una fase di crisi economica che sta interessando l’intera società, siamo chiamati ad onorare il patto con le nostre imprese per difendere e incrementare la loro redditività, spesso schiacciata da una filiera troppo lunga – ha dichiarato De Cesare al consiglio dei soci -. Proseguiremo dunque nell’attuazione del progetto di filiera agricola italiana, puntando sulla vendita diretta, ma anche sui giovani, sull’innovazione e sulla sviluppo della multifunzionalità, con la produzione di servizi per la società”. Al neodirettore sono andati gli auguri di buon lavoro del presidente Di Sante e dell’assemblea, che hanno anche ringraziato Leandro Grazioli per l’impegno profuso in questi quattro anni e mezzo alla guida della federazione. L’agricoltura pesarese conta oggi circa 9mila aziende agricole, di cui i due terzi iscritti alla camera di Commercio, per una superficie agricola di 170mila ettari. Le colture maggiormente presenti sono i cereali e i foraggi, seguiti da legumi e vite. Ma è molto importante l'attività di allevamento, con circa 330 aziende attive. Diverse, tra queste, le imprese che hanno puntato sull'allevamento della Razza Bovina Marchigiana, con circa 5.500 capi.

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