Oltre ottomila famiglie nella provincia di Pesaro hanno difficoltà a fare un pasto adeguato (cioè con proteine della carne, del pesce o l’equivalente vegetariano) almeno una volta ogni due giorni. E’ quanto stima, sulla base dell’ultimo rapporto Istat sulla coesione sociale, la Coldiretti pesarese che consegnerà alla Caritas cinque quintali di prodotti alimentari per contribuire alle attività di distribuzione del cibo e alla preparazione dei pasti di Natale e Santo Stefano. Dai produttori dei mercati, delle botteghe e dei punti di Campagna Amica sono stati raccolti frutta e verdura, carne di manzo e di maiale, pasta di grano marchigiano, vino, salumi, formaggi. “La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà – sottolinea il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante -. Questo vuole essere un piccolo contributo del mondo agricolo alle persone che si trovano oggi in difficoltà a causa della crisi economica”. Una sofferenza alimentare che tende a peggiorare nel 2012 con un incremento del 9 per cento degli italiani che sono stati costretti a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case, secondo le elaborazione Coldiretti su dati della relazione sul ‘Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012’, realizzata dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea). Gli indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit, a partire dalla Caritas,  che distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto quasi quota 3,7 milioni, il massimo dell’ultimo triennio.