11 Novembre 2014
COLDIRETTI, NELLE MARCHE 12 MLN METRI QUADRI COPERTI ALL’ANNO DAL CEMENTO

Alla situazione di dissesto idrogeologico non è certo estraneo il fatto che nelle Marche oltre 12 milioni di metri quadri di territorio all’anno vengono coperti con asfalto e cemento, edifici e capannoni, servizi e strade, con la conseguente perdita di aree aperte naturali o agricole capaci di assorbire l’acqua in eccesso. A sottolinearlo è la Coldiretti regionale, sulla base di dati Ispra, in merito agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico cui ha preso parte anche la Regione. L’effetto congiunto del consumo di suolo e dei cambiamenti climatici è alla base dell’escalation di emergenze negli ultimi anni. Siamo di fronte, precisa la Coldiretti, ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest'anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Le Marche hanno perso dal 1960 ad oggi quasi 300mila ettari di campagne per effetto della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. “Per proteggere il territorio ed i cittadini occorre allora difendere il nostro patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante - con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola che ha visto chiudere un’azienda su quattro negli ultimi dieci anni”.

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