25 Gennaio 2012
COLDIRETTI MARCHE, STOP A FOTOVOLTAICO SELVAGGIO CON DECRETO LIBERALIZZAZIONI

Stop al fotovoltaico selvaggio nei campi marchigiani. Ad annunciarlo è la Coldiretti Marche dopo il varo del Decreto sulle liberalizzazioni che ha bloccato gli incentivi statali per i grandi impianti fotovoltaici collocati a terra nelle campagne. Si pone così un freno alle speculazioni sui terreni provocata dalla diffusione incontrollata del fotovoltaico che ha fatto impennare i prezzi della terra su valori insostenibili per gli imprenditori agricoli. Lo stop, rileva Coldiretti, non si applica agli impianti che, entro la data di entrata in vigore del decreto, hanno conseguito l’abilitazione o per i quali è stata presentata la richiesta per ottenerlo. Gli stessi dovranno però rispettare le condizioni fissate dal decreto del marzo scorso, ovvero non potranno essere superiori a un megawatt e non occupare più del 10 per cento della superficie agricola aziendale. La speranza è che in questo modo si possano bloccare parte delle domanda già avanzate che, secondo il Dossier elaborato da Coldiretti, rischiano di aggiungere altri 900 ettari di pannelli ai 600 già esistenti, arrivando a coprire un territorio grande quanto il comune di Loreto, tanto per fare un esempio. Impianti senza alcuna connessione con l’attività agricola ma realizzati al solo scopo di ottenere gli incentivi, spesso ad opera di gruppi finanziari addirittura stranieri. In questo modo si potrebbe riuscire a raggiungere un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutelare la produzione alimentare evitando fenomeni speculativi e la possibilità per le imprese agricole di contribuire alla produzione di energia rinnovabile garantendosi così una integrazione di reddito nella direzione di una moderna impresa multifunzionale.

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