15 Maggio 2016
COLDIRETTI MARCHE, “NUOVA” CARTA DI FONTE AVELLLANA PUNTI SULLE 5.000 IMPRESE AGRICOLE E FORESTALI

Nelle zone montane operano 5mila aziende agricole e forestali ed è su queste che occorre centrare qualsiasi azione di rilancio delle aree interne. Ad affermarlo è la Coldiretti, dopo il rinnovo della Carta di Fonte Avellana che prevede una serie di progetti per lo sviluppo economico del territorio appenninico. Ogni iniziativa, nota Coldiretti, non potrà prescindere dalla presenza delle attività agricole, altrimenti si corre il rischio di affidarsi a provvedimenti “spot” incapaci di creare vera ricchezza. Una soluzione in tal senso potrebbe venire, secondo Coldiretti, dalla creazione di filiere corte per la carne e il latte, valorizzando le stalle ancora presenti e la produzione di cereali per l'alimentazione degli animali stessi. Un'altra "carta da giocare" è la costituzione di consorzi forestali per la produzione di legna e di carbone, oltre che per iniziative turistiche. In questo modo si potrà creare occupazione in loco e frenare lo spopolamento di quelle aree, nella consapevolezza che una migliore cura dei boschi è oggi indispensabile anche per contenere il problema del dissesto idrogeologico. Le conseguenze devastanti delle alluvioni che continuano a colpire il territorio marchigiano sono spesso aggravate “a monte” dall’assenza delle aziende agricole che custodiscono le zone interne e dalla mancanza di una politica forestale e di gestione del reticolo idrografico.

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