3 Agosto 2016
COLDIRETTI MARCHE, NEL 2016 TORNANO A CRESCERE IN CONTROTENDENZA LE IMPRESE AGRICOLE

Nel 2016 tornano a crescere in controtendenza le imprese agricole nelle Marche, con il saldo tra nuove aperture e chiusure che presenta un bilancio nettamente positivo. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti regionale sulla base dei dati Unioncamere, secondo i quali nel secondo trimestre dell’anno si sono registrate 409 nuove iscrizioni ai registri camerali a fronte di 255 cessazioni, portando il totale delle imprese attive 28.167. Si tratta, sottolinea Coldiretti, del numero più elevato di nuove realtà tra tutti i settori produttivi, grazie anche al boom delle imprese under 35. Una voglia di campagna spinta dalle opportunità offerte dal nuovo Piano di sviluppo rurale. Basti dire che per il primo bando per l’insediamento giovani sono arrivate 350 domande, per un totale di 109 euro di investimenti. A minacciare la ripresa c’è, però, il grave problema del calo dei prezzi all’origine, con i compensi pagati ai produttori che sono crollati rispetto allo scorso anno. La situazione più difficile si registra sui cereali, dove il grano duro ha perso il 43 per cento del valore, mentre quello tenero sconta un -18 per cento. Male anche l’orzo, con un -13 per cento. Da pochi centesimi al chilo, ricorda Coldiretti, dipende la sopravvivenza di decine di migliaia di imprese agricole, ma anche il futuro del 14% del territorio agricolo regionale che va difeso. Serve più trasparenza sul mercato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano impiegato nella pasta e nel pane, ma è anche necessario estendere i controlli al 100% degli arrivi da Paesi extracomunitari dove sono utilizzati prodotti fitosanitari vietati da anni in Italia e in Europa e fermare le importazioni selvagge a dazio zero.

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