1 Marzo 2015
COLDIRETTI MARCHE-MINISTERO, AL VIA GLI INFO DAYS PER COSTRUIRE UNA NUOVA FILIERA DELLA PESCA

Creare nuovi contratti di filiera della pesca mettendo insieme imprese ittiche, dei servizi e degli altri settori produttivi come la ristorazione, l’artigianato, il turismo. E’ l’obiettivo del progetto Pesce nella rete” promosso da Coldiretti Impresa Pesca in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole. La nostra regione è una delle tre utilizzate come “laboratorio” dell’iniziativa, assieme a Toscana e Sardegna. Partendo dalla convinzione che il rafforzamento del settore passi sia attraverso una maggiore integrazione delle imprese ittiche, verranno organizzate una serie di attività di sensibilizzazione e animazione di tutti gli operatori potenzialmente coinvolti. Da domani, lunedì 2 marzo, scatteranno gli Info days, uno sportello a disposizione degli operatori ittici che sarà attivo fino al prossimo 13 marzo negli uffici della Coldiretti Marche, in via Matteotti 7, ad Ancona, con orario 9-13 e 15-18. Dopo aver rilevato i fabbisogni delle imprese e fissato gli obiettivi d’intervento, Coldiretti procederà alla raccolta di proposte progettuali per mettere a punto la strategia di sviluppo delineata. La costruzione di un contratto di filiera consentirà lo sfruttamento di economie di scala e di scopo, volte alla creazione di filiere produttive più competitive sul mercato, grazie a contratti stabili di fornitura, allo sviluppo congiunto di prodotti e servizi, alla fruizione comune di aree e strutture, all'accrescimento della capacità innovativa attraverso la realizzazione comune di programmi e investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, al raggiungimento di un’adeguata massa critica di prodotto. Un focus del progetto sarà dedicato al porto di Fano. In questo scalo, dove esistono affermate realtà pescherecce, associazioni ed indotto, il costo delle lavorazioni e dei servizi incide notevolmente sul sistema, precludendone la crescita. In questo contesto l’approccio di rete promosso da Coldiretti apporterà una serie di benefici quali, ad esempio, l’abbattimento dei costi di manutenzione ordinaria (mediante l’individuazione di operatori per la manutenzione/riparazione e di fornitori di attrezzature, la definizione di spazi comuni per effettuare le lavorazioni sia a terra che in acqua, ecc) e l’alleggerimento della pressione burocratica che grava sulle imprese attraverso servizi comuni di tipo amministrativo, igienico-sanitario, commerciale.

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