3 Luglio 2013
COLDIRETTI MARCHE, CONTRO OGM ATTIVARE CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

Dalle Regioni e dal mondo produttivo deve aumentare il pressing sul Governo perché venga adottata la clausola di salvaguardia, per vietare la messa a coltura di piante biotech. Lo afferma la Coldiretti Marche in merito all’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, che nel corso di un incontro tra le Regioni e il Ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, ha ribadito l’assoluta contrarietà alla possibilità di coltivazioni Ogm sul nostro territorio, a difesa del diritto degli agricoltori e dei cittadini che vogliono produzioni tradizionali e biologiche. Una posizione tra l’altro condivisa anche dai ministeri interessati, dalle stesse Politiche agricole alla Salute, fino all’Ambiente. Vale la pena ricordare che sono già 8 i Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia, Austria) che hanno adottato la clausola di salvaguardia per impedire la contaminazione dei propri terreni. In Europa, spiega la Coldiretti, sono rimasti solo cinque paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isaaa. Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura, conclude la Coldiretti, non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.

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