27 Ottobre 2011
COLDIRETTI MARCHE: BENE PROGETTO REGIONE PER DETENUTI NEI CAMPI, AGRICOLTURA SOCIALE NUOVA FRONTIERA

Il progetto promosso da Regione e Amministrazione penitenziaria per il coinvolgimento di detenuti ed ex detenuti nell’attività agricola conferma il ruolo dell'agricoltura come nuova frontiera della cooperazione sociale. E’ il commento della Coldiretti Marche all’intesa sottoscritta oggi ad Ancona. Non è un caso che il settore primario sia quello dove si sta registrando un vero e proprio boom dei progetti a carattere sociale, con la promozione di tutta una serie di servizi, dai bambini agli anziani, alle persone con problemi di disabilità, come l'ortoterapia o l'ippoterapia, per arrivare fino al recupero di detenuti ed ex detenuti. Proprio su impulso di Coldiretti, la Regione ha tra l’altro attivato recentemente un apposito bando che va a riconoscere il valore dell'attività agricola non solo come produttrice di beni primari, bensì come promotrice di servizi di welfare sociale, specie in ambito montano e periferico, con la possibilità di “coprire” ambiti di intervento altrimenti carenti. Un’opportunità garantita dalla Legge di Orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.

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