25 Gennaio 2015
COLDIRETTI MARCHE, BENE IMPEGNO REGIONI-GOVERNO PER DIVIETO DI COLTIVARE OGM

E’ positivo l’impegno assunto da Regioni e Governo per mantenere in Italia il divieto di coltivare Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci. A sostenerlo è la Coldiretti Marche, dopo l’impegno dell’Esecutivo per approvare un nuovo decreto interministeriale che proroghi il divieto di coltivazione sul territorio italiano del mais Mon810, in vista della scadenza prevista per l’11 febbraio, come richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni. Si tratta di una esigenza in attesa del via libera finale alla direttiva Europea che consentirà ai Paesi membri dell'Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo. Un impegno a tutela dei produttori agricoli della nostra regione che ha visto le Marche in prima fila, grazie anche all’impegno dell’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, che è attualmente coordinatrice nazionale delle Regioni no Ogm. Per il nostro territorio gli organismi geneticamente modificati non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy. Secondo una analisi della Coldiretti nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico Mon810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto, conclude la Coldiretti, di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais Mon810).

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