8 Agosto 2013
COLDIRETTI MARCHE: BENE BANDI PSR MA ABBATTERE TEMPI E BUROCRAZIA PER INCORAGGIARE GLI INVESTIMENTI

I 20 milioni di euro messi a disposizione delle aziende agricole contribuiranno a rilanciare l’insediamento dei giovani nelle campagne e lo sviluppo della filiera corta, ma per incoraggiare gli investimenti delle imprese serve anche che la Regione abbatta davvero i tempi delle istruttorie e degli altri adempimenti. E’ il commento della Coldiretti Marche all’annuncio fatto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, dei nuovi bandi per il Piano di sviluppo rurale che consentiranno di utilizzare fondi della vecchia programmazione, in attesa della predisposizione del nuovo Psr. Ora, sottolinea Coldiretti Marche, bisogna proseguire sulla strada della semplificazione per abbattere il carico burocratico che complica inutilmente la vita delle aziende, togliendo all’attività d’impresa oltre cento giorni l’anno per star dietro ai molteplici adempimenti. Ciò può essere realizzato non solo attraverso una razionalizzazione ma, soprattutto, applicando la sussidiarietà orizzontale, con l’affidamento delle istruttorie di tutta una serie di pratiche, dal Psr all’edilizia, ai Centri di assistenza agricola (i cosiddetti SuperCaa), così da far risparmiare tempo e soldi agli agricoltori. Andare in direzione opposta sarebbe una scelta antistorica che lascerebbe indietro la nostra regione rispetto al resto d’Italia. Secondo l’ultimo Censimento Istat, la superficie agricola coltivata è di 473.000 ettari, mentre la superficie totale agricola ammonta a 632.000 ettari, il 68% della superficie complessiva della regione (936mila ettari), percentuale che fa delle Marche una delle regioni più rurali d’Italia. Le aziende agricole registrate sono, invece, 45.000. Il valore delle produzioni ammonta a 1.224.000.000 euro, con seminativi (soprattutto cereali e ortaggi), allevamenti e vino a rappresentare le voci più “pesanti”.   

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