Affidare la gestione dei fiumi alle imprese agricole per prevenire alluvioni e dissesto idrogeologico. E’ la proposta avanzata dalla Coldiretti Marche dopo l’approvazione della legge sulla manutenzione dei corsi d’acqua da parte del Consiglio regionale. Una scelta discutibile quella di ricorrere a una nuova norma piuttosto che garantire l’applicazione di quella vecchia, varata appena un anno fa. L’impressione, denuncia Coldiretti, è che la politica abbia agito esclusivamente sulla spinta dei gravi danni causati dalle esondazioni dei fiumi, danni che magari avrebbero potuto essere evitati con una migliore gestione. Non si deve dimenticare, sottolinea Coldiretti, che le linee guida per la manutenzione dovevano essere varate lo scorso anno. Ora si sceglie, invece, di scaricare la gestione sulle province, ma senza prevedere il coinvolgimento attivo degli attori sul territorio, a partire dalle imprese agricole. Il 66 per cento del territorio marchigiano è gestito dagli agricoltori che garantiscono una presenza capillare e una costante opera di manutenzione. E’ dunque assurdo non sfruttare questa risorsa. Le recenti esondazioni, con la grande quantità di legno e alberi rinvenuti intorno ai punti critici dei fiumi, hanno tra l’altro dimostrato come molti danni si sarebbero potuti contenere se non addirittura evitare non solo con una migliore manutenzione dei corsi da’acqua ma anche attraverso un più efficace mantenimento della salute e della vitalità degli ecosistemi forestali.