9 Gennaio 2013
COLDIRETTI MACERATA, CON AGRICOLTORI “VEDETTE” EFFETTUATI 131 INTERVENTI CONTRO RISCHIO ESONDAZIONI

Grazie al ruolo di “vedetta” e presidio svolto dagli agricoltori nella segnalazione e nella risoluzione dei problemi, sono stati effettuati 131 interventi sulla rete di fossi e canali di smaltimento delle acque piovane, rilanciando l’operatività del Consorzio di Bonifica e frenando il rischio di esondazioni. E’ quanto afferma la Coldiretti Macerata, nel fare un bilancio delle opere compiute nell’ultimo anno dall’ente che cura la gestione dei fiumi sul territorio provinciale (Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera). “Dopo la emissione dei ruoli 2010 Coldiretti era subito intervenuta per concordare con il commissario che quanto pagato dagli agricoltori fosse destinato alla attività di verifica e controllo del territorio – ricorda il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili -. A distanza di un anno i risultati sono più che positivi, a conferma della validità del consorzio come strumento di gestione, che si spera possa presto uscire dal regime di commissariamento e tornare sotto il governo dei contribuenti”. Ma il vero punto forte dell’accordo con il Consorzio è stato rappresentato dal coinvolgimento delle imprese agricole come presidi del territorio, in grado di segnalare i problemi alla rete scolante ma anche di risolverli direttamente o prendere comunque parte agli interventi necessari. A tale scopo Coldiretti Macerata ha individuato una cinquantina di aziende agricole che fanno ora parte integrante della gestione della difesa del suolo. “Considerato che altre decine di intrerventi sono in fase di preparazione, il nostro obiettivo è continuare in questa opera di miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio recuperando totalmente la funzionalità della rete scolante – sottolinea il direttore di Coldiretti Macerata, Assuero Zampini – e proseguendo nel coinvolgimento delle imprese per creare una rete di presidio che copra tutta la provincia”.

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