15 Settembre 2015
COLDIRETTI: L’AGRICOLTURA MARCHIGIANA CRESCE IN EXPORT E NUOVI MESTIERI, IN 1.000 AD EXPO CON RENZI

Crescono del 40 per cento le aziende multifunzionali che offrono nuovi servizi, dal sociale al benessere; crescono dell’11 per cento le esportazioni di prodotti agroalimentari marchigiani; crescono superficie e produttori biologici. Sono alcuni dei numeri “anti-crisi” diffusi  in occasione della Giornata dell’Agricoltura italiana ad Expo con la partecipazione un migliaio di agricoltori marchigiani assieme al loro presidente Tommaso Di Sante e ai colleghi di tutte le regioni guidati dal Presidente nazionale Roberto Moncalvo e alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina. Davanti ai trentamila presenti, il premier ha annunciato che dal primo gennaio del 2016 non si pagherà più né l’Imu sui terreni né l'Irap agricola. “Un impegno importante che, unita alla forte presa di posizione di Renzi sulla difesa dei nostri formaggi dal rischio polveri, premia la grande capacità propositiva di Coldiretti, riconosciuta peraltro dallo stesso premier – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche –. Una capacità di proporre una traiettoria reale di futuro per rilanciare il Paese attraverso progetti concreti e le nostre tante battaglie”. Lo testimoniano i dati dell’export agroalimentare regionale che nel primo semestre 2015 fanno registrare una crescita dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per effetto di un boom del 47 per cento sui mercati asiatici e dell’8 per cento su quelli europei, che restano il punto di riferimento. Un successo che va difeso assicurando una  linea di partenza che sia uguale per tutti. Boom pure per le aziende agricole multifunzionali, aumentate del 40 per cento nel giro di tre anni, con la capacità delle imprese agricole di offrire servizi alla collettività, dagli agrinido al reinserimento lavorativo dei disabili, dal benessere ai tutor dell’orto, creando nuovi mestieri e opportunità di crescita. Ma c’è anche chi ha recuperato le vecchie tradizioni, come nel caso dei carbonai nel Pesarese. E’ il caso di Federico Santi, giovane di Borgo Pace (Pesaro Urbino) che lavorava in una fabbrica per la produzione di materie plastiche, che ha abbandonato per tornare a fare il lavoro del nonno, quello del carbonaio. Ad Expo il giovane imprenditore ha mostrato come si fa il carbone alla vecchia maniera, nell’esposizione allestita dalla Coldiretti per raccontare la rivoluzione in atto nelle campagne italiane.

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