21 Gennaio 2012
COLDIRETTI IMPRESAPESCA, TRA BOOM COSTO DEL GASOLIO (+25%) E NUOVE NORME UE ITTICO MARCHE A RISCHIO

Tra aumento del prezzo del gasolio e nuove norme Comunitarie, cresce la sofferenza del settore ittico marchigiano. A denunciarlo è Coldiretti Impresa Pesca Marche, fortemente preoccupata, dopo il boom fatto registrare dalle quotazioni di carburante, aumentate del 25 per cento rispetto a dodici mesi fa. Un problema che si fa sentire sul bilancio economico delle imbarcazioni, ulteriormente aggravato dall’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie, a partire dal provvedimento che introduce l’Iva al 21% sul costo del carburante per la flotta della pesca costiera, che rappresenta poi la quasi totalità delle imbarcazioni regionali. Ciò senza dimenticare il crollo fatto registrare nella prima parte del 2011 a livello di produzione, tanto da rendere necessari due mesi continuativi di fermo pesca. Un ulteriore fattore di crisi è oggi rappresentato dal problema dal cosiddetto “credit crunch”, che nei mesi scorsi Coldiretti Impresapesca ha denunciato alla Regione Marche, la quale ha recentemente varato un fondo di 300mila euro proprio per favorire l’accesso al credito per le attività di pesca e acquacoltura. “L’assessore regionale Giannini ha preso la strada giusta – sottolinea il responsabile di Coldiretti Impresa Pesca, Tonino Giardini –. I problemi di liquidità del settore sono noti, ancor più in un momento nel quale il sistema bancario sta restringendo l'affidamento delle imprese”. Il fondo avrà una durata di quattro anni e vede come beneficiari sia le imprese di pesca e acquacoltura, sia quelle attive nella lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici. Le garanzie saranno fornite da un Consorzio fidi, che dovrà ora essere individuato attraverso apposito bando, e potranno arrivare fino all'80% del finanziamento. Ma l’obiettivo, sottolinea Coldiretti Impresa Pesca, è quello di rendere stabile negli anni il fondo, oltre il primo termine di 4 anni ed aumentare in futuro la dotazione finanziaria con altri fondi pubblici e con risorse private fornite dagli stessi operatori del settore, dai Consorzi di Gestione Vongole o Molluschi alle Organizzazioni di produttori della pesca del pesce azzurro, alle strutture di acquacoltura.

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