Per fermare le tragedie in mare è giunta l’ora di verificare la sicurezza anche dei porti, ma anche di rivedere il sistema di gestione delle giornate di pesca. Ad affermarlo è Coldiretti Impresapesca nell’esprimere il suo cordoglio alle famiglie dei marittimi scomparsi nei due incidenti verificatisi a San Benedetto del Tronto e a Gabicce Mare nel giro di appena due giorni. Ma sempre in settimana si era registrato anche l’affondamento di un peschereccio dopo una collisione in mare con un traghetto davanti ad Ancona. Non è accettabile, sottolinea Coldiretti Impresapesca, che nello scalo sambenedettese continuino a verificarsi incidenti all’uscita e all’entrata, ed è giunta l’ora di effettuare una verifica approfondita delle condizioni di sicurezza esistenti in molti porti, altrimenti il rischio è di piangere altri morti sul lavoro. Le imbarcazioni sono oggi sottoposte a controlli sempre più accurati e non si vede perché lo stesso non debba avvenire anche a livello di infrastrutture, tanto più quando si è in presenza del ripetersi di incidenti simili. Ma serve anche, spiega Coldiretti Impresapesca, rivedere la gestione della settimana di pesca. Le uscite andrebbero effettuate sulla base delle condizioni meteorologiche e non più seguendo il giorno segnato sul calendario a decreto. Non ha senso obbligare i pescherecci a fermarsi nel week end e poi costringerli ad uscire in mare con il maltempo, perché altrimenti non si riesce a fare reddito. Per mantenere inalterato lo sforzo di pesca si rinnova la richiesta di un plafond di giornate annue in base al tipo di mestiere che si intende attuare. Ma si chiedono anche più attenti controlli alla pesca e navigazione entro le 3 miglia, per evitare tragedie come quella di Gabicce Mare, dove a soccombere sono sempre i piccoli. Risposte attese, che vanno date da Regioni, Comando delle Capitanerie di Porto, Mit per quanto riguarda la navigazione ed i porti e dal Mipaaf per la gestione del budget di giornate annue di pesca.