14 Agosto 2016
COLDIRETTI IMPRESAPESCA, STOP AL PESCE FRESCO NELLE MARCHE, DAL 16/8 BLOCCO DELLE ATTIVITA’ PER 200 BARCHE

Stop al pesce fresco nelle Marche. A ricordarlo è Coldiretti Impresapesca Marche con il blocco delle attività che scatterà il 16 agosto e interesserà i circa 200 pescherecci con sistema di pesca a strascico o volante, dai quali viene il 65-70 per cento della produzione ittica regionale. Il fermo durerà per 42 giorni consecutivi. Con il blocco pesca aumenterà anche il rischio, sottolinea Coldiretti Impresapesca, di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato, a meno che non si tratti di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il riposo biologico, dagli allevamenti nazionali o dalla produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Meglio, dunque, verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Secondo elaborazioni Coldiretti su dati Irepa, il sistema pesca delle Marche conta oggi circa 800 battelli, per un equipaggio complessivo di 1.700 persone e ricavi nel 2015 per 65 milioni di euro. La top ten delle produzioni è guidata dalle vongole, seguite da acciughe, naselli, pannocchie, triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici. Discreta anche la produzione di cozze. Quelle che hanno fatturati significativi sono ancora le vongole, davanti a pannocchie, scampi, sogliola, nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana pescatrice.

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