24 Febbraio 2011
COLDIRETTI IMPRESAPESCA, SENZA SENSO PRIVATIZZARE OGGI IL MERCATO ITTICO SAN BENEDETTO

Privatizzare il mercato ittico a tre mesi dalle elezioni amministrative è un’operazione priva di senso, poiché significherebbe sacrificare gli interessi delle categorie produttive sugli altari della polemica politica. E’ la posizione di Coldiretti ImpresaPesca, dopo una riflessione con le imprese associate, in merito al dibattito nato intorno alla questione del rilancio della struttura annonaria. “Invitiamo tutti ad abbassare i toni poiché non è sparando contro l’amministrazione comunale che si risolvono le questioni – spiega Tonino Giardini, presidente nazionale di Coldiretti ImpresaPesca - ma facendo sedere al tavolo tutte le componenti interessate, dai produttori ittici ai commercianti e grossisti, con soluzioni e strategie di mercato, come accordi con le grandi piattaforme nazionali e con la Grande distribuzione organizzata, per fidelizzarle su San Benedetto del Tronto. Servono, in altre parole, iniziative concrete, capaci di fare in modo che molto prodotto ittico, che ora percorre altre strade, rientri nel mercato, altrimenti il rischio è di girare interno al problema come il cane che si morde la coda”. Visto il momento critico che sta vivendo il comparto ittico (il pesce bianco ha visto un calo produttivo e dei prezzi, mentre quello azzurro stenta addirittura a trovare spazio sul mercato, con un calo complessivo dei consumi del 6 per cento), secondo Coldiretti ImpresaPesca le derive a privatizzare con i mille problemi in essere, dallo scarso prodotto che entra nel mercato alle basse cifre che derivano dai diritti d’asta, potrebbero essere non remunerative, anzi fallimentari. Con il rischio di privatizzare e poi chiedere al Pubblico risorse per sostenere una macchina senza benzina. Più sensato lavorare su valide idee progettuali da qui a giugno o luglio quando, con la nuova amministrazione comunale insediata, si potrà ragionare su quello che potrebbe essere il destino di questa importante struttura commerciale. Volerlo fare oggi con una amministrazione uscente e non in grado di programmare è un esercizio del tutto inutile.
 
LA PESCA NELLE MARCHE
Produzione   
25.000 tonnellate (- 26 per cento rispetto al 2007)
Ricavi            
115 milioni di euro (-14 per cento rispetto al 2007)
Battelli                      
885 (- 3 per cento rispetto al 2007)
Spesa delle famiglie marchigiane per il pesce:
302 milioni di euro
Fonte: Elaborazione Coldiretti ImpresaPesca su dati Irepa, Istat, Mipaaf

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