I pescherecci marchigiani tornano di nuovo in mare con la conclusione del fermo pesca, iniziato lo scorso 16 agosto. Ad annunciarlo è la Coldiretti Impresapesca, con il via alle attività della flotta da Pesaro a San Benedetto del Tronto che scatterà dalla mezzanotte di martedì 27 settembre. Torna dunque sul mercato tutto il pescato locale, con meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero. La mancanza dell’obbligo dell’etichettatura d’origine permette, infatti, la possibilità di spacciarlo come nostrano, deprezzando di fatto il prodotto marchigiano. Tra l’altro nei primi sei mesi del 2016 le importazioni di pesce e molluschi freschi e congelati sono aumentate in valore dell'8 per cento, secondo un’analisi Coldiretti Impresapesca su dati Istat, dopo un 2015 in cui avevano fatto segnare il massimo storico. Mentre le barche tornano in mare, resta però il problema del mancato arrivo dei pagamenti per il fermo biologico 2015, il cui sblocco era stato annunciato a luglio. Un problema che rischia di alimentare un clima di tensione in una marineria che negli ultimi anni ha perso imbarcazioni, prodotto e posti di lavoro. La speranza è comunque che sia questo l’ultimo fermo pesca realizzato con l’attuale format che, inaugurato esattamente 30 anni fa, ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell’anno. Da qui la proposta di Coldiretti Impresapesca di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 ottobre.