24 Agosto 2013
COLDIRETTI IMPRESAPESCA MARCHE: NAVIGAZIONE IN ADRIATICO A RISCHIO RELITTI, SERVONO CONTROLLI

Controlli sulle acque del mare Adriatico per segnalare relitti pericolosi ed evitare rischi per le imbarcazioni, a partire da quelle impegnate nell’attività di pesca. E’ quanto chiede Coldiretti Impresapesca Marche, nel segnalare un fenomeno, quello dei rifiuti e delle perdite di carico da parte delle navi, che si sta espandendo nel Mediterraneo dopo aver condizionato il traffico nell’oceano Atlantico, mettendo in pericolo i natanti di qualsiasi tipo e la vita di chi per mare transita o lavora. Lo scorso 31 luglio il peschereccio Bianca Maria di San Benedetto del Tronto è affondato dopo la collisione con un relitto galleggiante. “Ci stiamo ancora chiedendo come sia potuto accadere – spiega Antonio Grossi, l’armatore sambenedettese proprietario della barca assieme ai due figli -. I danni causati nell’impatto non sarebbero a nostro avviso riconducibili all’impatto con un tronco, che non avrebbe potuto danneggiare e affondare l’imbarcazione in così poco tempo. L’impressione è che si sia trattato piuttosto di un oggetto metallico di più grosse dimensioni, magari un container”. L’imprenditore starebbe addirittura pensando di presentare denuncia contro ignoti. Si tratta, in genere, di relitti persi dalle navi, o magari provenienti da attività di contrabbando in altre zone del nostro mare. Un problema, sottolinea Coldiretti Impresapesca, particolarmente grave per le imbarcazioni che solcano l’Adriatico, in genere prove delle sofisticate apparecchiature radar di cui sono dotate le navi di stazza maggiore che operano in Atlantico, capaci di segnalare i pericoli. Da qui la richiesta di Coldiretti Impresapesca di predisporre risorse a livello ministeriale per i controlli e la tutela del traffico e della pesca, da affiancare alla costante opera di salvaguardia delle coste portata avanti dalle Capitanerie di Porto.

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