25 Maggio 2012
COLDIRETTI IMPRESA PESCA MARCHE, ENTRO IL 15/6 I FONDI PER IL FERMO PESCA

Sono in arrivo i fondi per il fermo pesca nelle Marche. Ad annunciarlo è la Coldiretti Impresa Pesca, che nelle ultime settimane aveva sollevato il problema della mancata erogazione dei contributi previsti, bloccati da quasi sei mesi. Dopo le sollecitazioni a livello nazionale e locale, i finanziamenti dovrebbero giungere alle imprese ittiche della regione entro il 15 giugno prossimo. “Il mancato arrivo dei fondi, unito alle altre difficoltà che stanno interessando il settore, dal caro-gasolio al credit crunch, rischiava davvero di far saltare il sistema – sottolinea il responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, Tonino Giardini -, e siamo dunque soddisfatti che le nostre pressanti richieste siano state accolte”. Regolato o quasi il 2011, si pensa ora ad individuare le risorse per non farsi cogliere impreparati in vista del prossimo fermo. “Va bene l’impegno economico promesso in tal senso dalle Regione ma solo se verrà cofinanziato dallo Stato evitando l’azzeramento delle risorse regionali – sottolinea Giardini -. Auspichiamo inoltre che i fondi nazionali destinati alle demolizioni possano essere recuperati per il fermo pesca 2012 evitandone l’utilizzo per altre iniziative non consone alle competenze del Ministero. Ciò permetterebbe di evitare l’erogazione di risorse regionali del Fep (Fondo europeo per la pesca) lasciando inalterato il piano regionale di investimenti che altrimenti finirebbe per essere azzerato.  Esistono forti perplessità poi sull’uso dei fondi regionali di origine comunitaria a causa dei vincoli sul tetto massimo di risorse utilizzate per il fermo biologico nel periodo 2007-2013 ed anche dei vincoli giuridici circa la possibilità di bypassare gli accordi Stato-Regioni che permettono solo allo Stato di impegnare risorse del Fep per il fermo tecnico della flotta”. Oltre a ciò, secondo Coldiretti Impresa Pesca, occorre supportare la richiesta dei consorzi dei produttori di molluschi-bivalvi per una deroga del divieto di 0,3 miglia imposta alla pesca delle vongole prevista dai nuovi regolamenti comunitari, inadeguati a rispondere alle necessità di un settore importante per l’economia ittica regionale.

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