29 Maggio 2011
COLDIRETTI IMPRESA PESCA MARCHE, BOOM COSTO GASOLIO (+40%) AFFONDA MARINERIE

Con il boom del costo del gasolio, aumentato del 40 per cento negli ultimi dodici mesi, e il contemporaneo crollo del pescato, dimezzatosi nel primo trimestre 2011, servono provvedimenti immediati per salvare le marinerie marchigiane. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti ImpresaPesca in occasione della giornata conclusiva della Fiera della Pesca di Ancona, promossa nel capoluogo dorico. Dopo la richiesta di un fermo dell’attività, accolta dal Ministero, è ora necessario intervenire per salvare il futuro del settore. “Bisogna mettere in campo provvedimenti capaci sì di tutelare l'ecosistema come nelle intenzioni di Bruxelles per la Politica della pesca comunitaria - sottolinea Tonino Giardini, responsabile di Coldiretti ImpresaPesca -, ma che devono coinvolgere gli operatori, a partire dalla realizzazione di distretti della pesca autogestiti dove poter operare con regole certe". Nel caso marchigiano si punta a un distretto del medio Adriatico, sul modello dei consorzi per la gestione dei molluschi bivalvi che in questi anni hanno ottenuto risultati importanti sul fronte della tutela della produzione ittica. Una soluzione che potrebbe giovare anche al problema dei rigetti e delle deroghe. Ma occorre anche intervenire sul problema della semplificazione, con la necessità di sburocratizzare il sistema del Fondo europeo per la pesca (Fep) e gli stessi adempimenti a carico delle per le imprese. Quanto poi al caro-gasolio, Coldiretti ImpresaPesca Marche invita a raccogliere il positivo invito venuto dal Parlamento europeo che ha sollecitato la Commissione Ue e prevedere un'apposita misura per elevare l'importo massimo degli aiuti de minimis all'impresa da 30mila a 60mila euro per almeno tre anni.

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