19 Gennaio 2012
COLDIRETTI E CAMERA DI COMMERCIO FERMO, CON STOP A CONTRAFFAZIONE TRIPLICA EXPORT E SI CREA LAVORO

Contro il fenomeno dei prodotti alimentari contraffatti scende in campo la Camera di Commercio di Fermo. A darne notizia è la Coldiretti provinciale dopo che la giunta camerale ha approvato all’unanimità un documento per porre un freno al fenomeno della commercializzazione di cibi italiani di nome ma realizzati all’estero, con l’obiettivo di tutelare l’economia locale dal rischio di delocalizzazione delle nostre tipicità. Secondo uno studio presentato questa mattina a Roma dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione e dalla Coldiretti, le esportazioni agroalimentari potrebbero addirittura triplicare con una radicale azione di contrasto al falso made in Italy, con la creazione a livello nazionale di 300mila posti di lavoro. “Abbiamo aderito convinti a questa iniziativa della Coldiretti che è un è po’ un atto dovuto verso quelle imprese del nostro territorio che puntano sulla qualità e la tracciabilità delle produzioni per creare sviluppo – spiega il presidente della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista -. Una battaglia decisiva che ci vede impegnati su tutti i fronti, consapevoli che rendere riconoscibile il vero made in Italy è una garanzia per il tessuto produttivo locale come per il consumatore di qualunque latitudine”. “Da qui l’esigenza di porre un freno a quelle iniziative, come il caso della Simest, la società partecipata dal Ministero dello Sviluppo, che finanziano la produzione di falsi prodotti nostrani con le tasse degli italiani – aggiunge il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Paolo Mazzoni - senza alcun beneficio per il Paese ma facendo anzi concorrenza sleale a tutte le produzioni tipiche espressione vere del territorio”.  

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