11 Marzo 2014
COLDIRETTI DONNE IMPRESA, CON 538 MLN DEL PSR MARCHE SVILUPPARE FILIERA CORTA E WELFARE RURALE

Utilizzare i fondi europei per sviluppare la filiera corta e le esperienze di welfare rurale. E’ la richiesta giunta dalle imprenditrici agricole della Coldiretti Marche, nel corso di un incontro svoltosi ad Ancona in vista della nuova programmazione dei fondi europei del Piano di sviluppo rurale (Psr) che porterà nella nostra regione 538 milioni di euro per sostenere gli investimenti e l’innovazione. “Abbiamo diffuso un questionario presso le aziende femminili su quali dovrebbero essere le priorità del prossimo Psr - spiega Francesca Gironi, delegata regionale di Coldiretti Donne Impresa – e le risposte sono andate nella direzione di un potenziamento della filiera corta, con lo sviluppo della rete di mercati degli agricoltori, di un maggiore accompagnamento alle imprese bio che guardano al mercato, di un sostegno a un modello di cooperazione che faccia realmente gli interessi dei soci, dello sviluppo delle attività multifunzionali, con le esperienze di welfare rurale”. Ma è necessaria anche una maggiore attenzione alla consulenza aziendale. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono oggi attive circa 13mila aziende agricole a conduzione femminile (9.200 quelle anche iscritte alla Camera di Commercio, di cui quasi 300 nate nel 2013). Dopo quello del commercio è il settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore e l’ingresso progressivo delle donne nelle campagne ha dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agrinidi e tante altre innovazioni.

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