20 Gennaio 2012
COLDIRETTI: DOMENICA 22/01 A URBINO GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO CON INAUGURAZIONE DEI NUOVI UFFICI

“Quando non c’è Dio nella vita delle nostre campagne anche il pane non solo non ci sarà, ma anzi si trasforma in pietra, pesante e rude”. Il tema proposto da Papa Benedetto XVI sarà al centro della  Giornata Provinciale del Ringraziamento che la Coldiretti Pesaro celebrerà domenica, 22 gennaio, ad Urbino. Il programma prevede  alle ore 10 il raduno dei trattori in Piazza del Rinascimento, cui seguirà (ore 10.30) la Messa presieduta da Monsignor Giovanni Tani, Arcivescovo della Diocesi di Urbino-Urbania-Macerata Feltria, con la celebrazione del rito dell’Offerta dei doni della terra. Dopo la benedizione delle macchine agricole, alle ore 12 si avrà l’inaugurazione del nuovo ufficio zona della Coldiretti urbinate, in Località Sasso, Via Vagnarelli, 4, con aperitivo di Campagna Amica e degustazione dei prodotti tipici del territorio. “La Giornata del Ringraziamento – sottolinea il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino,  Tommaso Di Sante, commentando il messaggio della Cei – è anche un’occasione sempre preziosa per esprimere riconoscenza a quanti operano nel mondo rurale e procurano il nutrimento quotidiano mediante un lavoro impegnativo, faticoso e spesso poco remunerativo.  Ma è pure una importante occasione per riflettere sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti da una crisi economica e finanziaria di portata mondiale  a cui si  aggiunge il sempre più difficile corretto bilanciamento tra la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di assicurare posti di lavoro alle nuove generazioni. L’invito della Cei ad interagire con i consumatori perché la qualità diventi prevalente sulla quantità ci conforta nel nostro impegno a promuovere modelli di sviluppo sostenibili dal campo alla tavola, che trovano crescente risposta nella fiducia dei cittadini e danno dignità al lavoro agricolo. I lavoratori agricoli e i consumatori – continua il presidente della Coldiretti – sono troppo spesso gli anelli deboli di una catena dello sfruttamento che umilia gli uomini e il loro lavoro con una iniqua distribuzione del valore aggiunto a favore dei nuovi poteri forti dell’agroalimentare. Una catena che – conclude il presidente – la Coldiretti è impegnata a spezzare con il progetto per una filiera agricola tutta italiana al fine di arrivare ad offrire ai consumatori prodotti di qualità al 100 per cento italiani e garantiti dagli stessi agricoltori attraverso la rete dei Consorzi Agrari, cooperative, mercati e botteghe degli agricoltori di Campagna Amica”.

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