Dall’orto che si coltiva sul web alla tintura gialla ricavata dal pepe perone, l’innovazione made in Pesaro fa scuola ad Expo. Nell’ambito della tre giorni dedicata all’agricoltura marchigiana dal Padiglione Coldiretti, la Coldiretti pesarese è stata grande protagonista dei laboratori, ma ha anche deliziati i visitatori con le sue eccellenze delle pesche di Montelabbate al Bianchello del Metauro. Massimo Baldini di Oasicolori ha spiegato come usare i peperoni per ricavare il colore giallo e tingere i pregiati cappelli di paglia di Montappone. Un procedimento ottenuto grazie a una tecnica innovativa del colore che è stato presentato appositamente per l’occasione. I ragazzi di Ortiamo di Cagli hanno spiegato come progettare il campo sul web scegliendo i tipi di ortaggi preferiti. La società realizza l’orto voluto e poi si può scegliere se darsi da fare in prima persona con la zappa o restare seduti in poltrona e attendere che il raccolto cresca e venga consegnato a domicilio. A dieci quintali, invece, ammonta il “conto” delle pesche di Montelabbate consumate in occasioni delle Olimpiadi della Frutta e delle degustazioni, proposte dalle aziende Fratelli Paolini di Valle Foglia, Paolo Gambini di Pesaro. Nella disfida dei vini, grande apprezzamento per il Bianchello del Metauro Doc, presentato nella versione spumante. “Ad Expo abbiamo voluto mostrare due delle caratteristiche dell’agricoltura provinciale – commentano il presidente di Coldiretti Pesaro, Tommaso Di Sante e il direttore Paolo De Cesare -: la tendenza a fare innovazione con esperienze capaci di essere prese a modello a livello nazionale e lo stretto legame con il territorio che garantisce l’alta qualità delle nostre produzioni enogastronomiche”.