23 Ottobre 2013
COLDIRETTI: DA FONDI UE INVESTIMENTI E SVILUPPO MA SERVE STOP A BUROCRAZIA, SPACCA CAMBI ROTTA

C’erano oltre duecento persone all’Ente fiere di Pesaro al convegno promosso dalla Coldiretti provinciale sulla riforma della Politica agricola comune che porterà nelle Marche 1,5 miliardi di euro per i prossimi sette anni. Fondi che attiveranno investimenti (quasi un miliardo con il Piano di sviluppo rurale) e garantiranno la tutela del territorio, valorizzando il nuovo ruolo dell’agricoltura nel rilancio economico della regione. Dopo l’accordo raggiunto sulla Riforma tra Commissione Ue, Consiglio e Parlamento europeo, spetterà ora agli Stati adattare le regole varate a Bruxelles alle realtà nazionali, mentre le Regioni si sono già attivate per la programmazione di quella parte di fondi che andrà per i Piani di sviluppo rurale. “Affinché le nostre imprese possano sfruttare al meglio questa opportunità occorre però che la Regione si impegni una volta per tutte sulla semplificazione burocratica – hanno spiegato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, e il direttore Tino Arosio – ma anche che valorizzi davvero il ruolo dell’impresa agricola multifunzionale, a partire dal tavolo di partenariato convocato per preparare il prossimo Psr, dove non è possibile che chi rappresenta gli agricoltori abbia lo stesso peso di soggetti che non c’entrano nulla con questo settore”. I lavori sono stati aperti da Tommaso Di Sante, presidente Coldiretti Pesaro Urbino, cui sono seguite le relazioni di Angelo Frascarelli, professore dell’Università degli Studi di Perugia, e di Stefano Leporati, responsabile Sviluppo Rurale Coldiretti Nazionale. “Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità offerte dal principio di sussidiarietà – ha spiegato Leporati - e definire al più presto la figura di “agricoltore attivo” per garantire l’effettiva attenzione della politica agricola a chi lavora e vive di agricoltura. Nell’ambito delle conclusioni Coldiretti non ha perso occasione per esprimere critiche e preoccupazioni su alcune scelte della Regione, dalle mancate decisioni in tema di semplificazione sussidiaria, al fallimento delle politiche di contenimento dii cinghiali e lupi, dalle autorizzazioni dei grandi impianti di biogas che consumano cereali e sottraggono terre alle imprese agricole alla sulla legge sulle bonifica. “Non siamo assolutamente contenti – ha concluso Luzi - ma ci auguriamo che il Presidente Spacca sappia invertire con decisione un trend che non ci convince affatto”. Il convegno è promosso da Impresa Verde marche srl domanda n. 10398 mis 111b PSR MARCHE 2007-2013.

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