Crolla la spesa delle famiglie marchigiane che nel 2012 hanno speso in media 1.200 euro in meno rispetto all’anno precedente. E’ l’analisi della Coldiretti Marche sui nuovi dati Istat relativi ai consumi, che confermano l’aggravarsi degli effetti della crisi degli acquisti nella nostra regione. Per la tavola i marchigiani hanno tirato fuori dal portafogli nel 2012 5.660 euro, con un calo del 3 per cento nel confronto con dodici mesi prima. Ma la spesa per il cibo non è la sola a soffrire la crisi, sottolinea Coldiretti Marche. Quella per abbigliamento e calzature è passata da 1.694 euro a 1.415 euro (il 16 per cento in meno), ma calano anche le risorse da spendere per l’abitazione (8.851 euro contro i 8.974 del 2011) e persino quelle per le comunicazioni (572 euro contro 596). A sorpresa cresce, invece, la spesa per tempo libero e cultura costati a famiglia 1.324 euro, contro i 1.255 del 2011 (+5 per cento). Più atteso il rincaro del conto di benzina e riscaldamento che, grazie ai continui aumenti, sono passati da 1.725 euro a 1776 euro (+3 per cento). L’andamento della spesa alimentare, sottolinea Coldiretti, conferma il dato nazionale che ha visto ben sette famiglie su dieci (71 per cento) a modificare la quantità e la qualità dei prodotti. Proprio per garantire ai marchigiani una spesa di qualità al giusto prezzo Coldiretti ha promosso la rete di Campagna Amica, oggi il maggior esempio di filiera corta presente in regione, con oltre trecento punti vendita di campagna Amica, tra Mercati, Botteghe e Punti.