Cresce l’agribeauty contadino, la filiera di cosmetici prodotti dalle aziende agricole usando le proprie coltivazioni, dalle piante officinali come la lavanda fino all’olio extravergine, al vino e al miele. Ad affermarlo è la Coldiretti nel ricordare che, secondo l'ultima indagine Ipr Marketing, il 71 per cento dei cittadini che esprimono una opinione dichiara di fidarsi più di un cosmetico fatto con prodotti naturali di una azienda agricola che di quelli prodotti da una marca commerciale. La frontiera dei prodotti del benessere è dunque una della nuove opportunità che offre l’agricoltura, nascendo dalla capacità di valorizzare le proprietà naturali dimostrate dalla ricerca scientifica con iniziative imprenditoriali innovative che vedono spesso protagonisti donne e giovani. Un esempio è l’azienda agricola Aisthesis di Serra de Conti, dove la giovane Patrizia Badiali ha avviato un progetto per una filiera tutta centrata sulla lavanda. Dalla distillazione ricava oli essenziali che vengono utilizzati a scopo cosmetico, terapeutico (questo tipo di essenza è soprannominato il “pronto soccorso in bottiglia”) ed alimentare, come il gelato o i biscotti alla lavanda. Ma con i fiori la giovane imprenditrice realizza anche bamboline profumate e addirittura deodoranti per auto. Domani, sabato 4 luglio, scatterà nell’azienda di Serra la raccolta da far essiccare o per ricavare gli estratti. La lavanda è tra l’altro una delle piante officinali più diffuse a livello nazionale, subito dietro il melitoto, che viene utilizzato principalmente come foraggera e non ha dunque molti sbocchi a livello di produzione commerciale. Proprio le Marche sono in cima alla classifica delle regioni che coltivano officinali. Merito del fatto che nel giro di dieci anni la superficie coltivata a piante officinali ha visto una crescita record nella nostra regione, secondo un’analisi Coldiretti su dati Osservatorio Ismea, tanto da essere passata da 15 ettari a quasi 2.200.