Il boom del prezzo della benzina e del gasolio ha portato nel 2011 a far spendere 45 milioni di euro in più sulle strade e nelle campagne della nostra regione. E’ l’analisi della Coldiretti Marche sulla base dei dati del Ministero dello Sviluppo economico relativi ai prodotti petroliferi. Valutando le vendite provinciali annue, si stima che, tra automobili, camion e trattori, sul territorio marchigiano siano stati consumati nei primi sei mesi del 2011 oltre mezzo milione di tonnellate di carburanti, di cui 380mila di gasolio, 120mila di benzina e 50mila di gasolio agricolo. Dall’inizio di gennaio, sottolinea Coldiretti, il prezzo della benzina è aumentato del 13 per cento (tanto da aver superato il vino), quello del gasolio del 15 per cento e quello del gasolio agricolo addirittura del 43 per cento. Ciò ha portato di fatto a “bruciare” in sei mesi ben 45 milioni di euro, di cui 6 solo in campagna, dove l’aggravio dei costi di produzione si è fatto sentire oltre misura. Tanto per fare un esempio, per arare un terreno di dieci ettari (la superficie media aziendale secondo l’Istat) un agricoltore marchigiano spende oggi 210 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Ma, ricorda Coldiretti, l’aumento dei carburanti pesa notevolmente anche sui costi della logistica, con l’86 per cento delle merci che viaggia su strada, e, conseguentemente, sul prezzo finale di vendita dei prodotti alimentari. Una ragione in più per consumare prodotti locali e di stagione che non devono percorre lunghe distanze prima di arrivare sul banco di vendita, come quelli proposti su tutto il territorio regionale nei Mercati degli agricoltori di Campagna Amica promossi dalla Coldiretti.