Bene la marcia indietro della Regione sulla delibera relativa ai danni causati dai selvatici, ma ora occorre compiere il passo successivo, con provvedimenti efficaci per risolvere il problema cinghiali, a partire da una nuova gestione degli Atc (Ambiti territoriali di caccia). Ad affermarlo è la Coldiretti Marche dopo l’annuncio dell’assessore regionale alla caccia, Paola Giorgi, di voler rivedere il documento approvato la scorsa settimana in Giunta che fissava una franchigia del 30 per cento relativa ai danni alle coltivazioni, sotto la quale gli indennizzi non sarebbero stati erogati. Un provvedimento immediatamente denunciato da Coldiretti, poiché avrebbe sottratto dalle tasche degli agricoltori fino a 2 milioni di euro. L’impegno della Giorgi a “lavorare seriamente per instaurare un clima sinergico e collaborativo per la migliore gestione venatoria nella nostra Regione” deve ora tradursi in provvedimenti efficaci, a partire dalla gestione degli Atc, dai quali Coldiretti aveva nel novembre scorso invitato i suoi rappresentanti all’autosospensione. Una scelta dettata dall’incapacità degli enti che dovrebbero assicurare la gestione della fauna selvatica di porre un freno al fenomeno e tutelare le aziende agricole colpite. Nel mirino della Coldiretti, l’inadeguatezza delle modalità di accertamento e riconoscimento dei danni, con dilatazione dei tempi di pagamento e indennizzi che coprono una minima parte delle perdite reali subite dalle aziende, senza peraltro considerare quelle conseguenti (perdita di quote di mercato, ecc.).