19 Novembre 2011
COLDIRETTI: ALLARME SICCITA’ NELLE MARCHE, ULTIMO TRIMESTRE IL PIU’ ARIDO DAL 1961

E’ allarme siccità nelle campagne marchigiane, con gli ultimi tre mesi classificati come i più aridi dal 1961. A denunciarlo è la Coldiretti Marche sulla base dei dati agrometeo Assam relativi al periodo agosto-ottobre. L’estate prolungata fino a tutto settembre con temperature fuori dalla media e la perdurante mancanza di pioggia, diminuita addirittura del 67% rispetto alla media regionale, stanno creando seri problemi alle colture in campo e alle semine. La fascia che va dalla provincia di Ancona, con le zone di Jesi, Senigallia e Fabriano, fino all’Ascolano è stata classificata come estremamente siccitosa, mentre l’area pesarese è qualificata “severamente siccitosa”. Per salvare le colture industriali (fagiolini, borlotti, ecc.) gli agricoltori sono costretti ad irrigare dalla semina alla raccolta, con un aggravio consistente dei costi di produzione. Stesso discorso, secondo l’analisi di Coldiretti Marche, per le colture porta seme (piante utilizzate per la produzione dei semi da piantare), storico comparto della provincia di Ancona. Senza dimenticare che i terreni resi duri dalla siccità allungano i tempi di preparazione per la semina e rendono più pesanti i costi del carburante, già aumentato del 46% rispetto allo scorso anno. Una situazione che va a sommarsi alle difficoltà già registrate sul vino, sull’olio e sui girasoli. La vendemmia 2011, secondo un’analisi di Coldiretti, ha visto un calo del 20 per cento della produzione, che dovrebbe pertanto attestarsi a quota 750mila quintali, proprio per effetto del caldo anomalo e dell’assenza di precipitazioni. Discorso analogo per l’olio, dove si parla di una diminuzione del 20-30 per cento, per un “raccolto” probabilmente di poco al di sotto dei 30mila quintali.

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