Olive, vinacce di lacrima di Morro d’Alba, peperoni, carciofi. Sono alcuni esempi di scarti vegetali con cui vengono ricavati i colori anti-allergici per tingere gli eco-foulard protagonisti del laboratorio promosso da Oasicolori ad Exponiamo Marche, l’iniziativa organizzata da Coldiretti Ancona e Confartigianato Ancona, con il sostegno di Banca dell’Adriatico, Camera di Commercio di Ancona e il patrocinio del Comune di Ancona che resterà aperta fino a domani, domenica 13 dicembre, nella tensostruttura di Piazza Pertini. I foulard sono realizzati in cotone e seta e colorati usando tanto i resti dell’orto quanto le antiche piante tintorie, grazie all’idea di Massimo Baldini. Partendo da documenti storici, l’imprenditore ha recuperato la coltivazione di essenze (guado, reseda, robbia, scotano e mallo di noce) che nel Medioevo erano prodotte per realizzare gli affreschi. “E’ incredibile come in una semplice stoffa tessuta ci possa essere un mondo di esperienze e di coinvolgimenti storici, bibliografici, economici e nello stesso tempo arte, sostenibilità ambientale, tecnologia e agricoltura” ha spiegato Massimo Baldini che ha mostrato il procedimento di tintura utilizzando il guado.