Con la produzione di latte marchigiano che nel giro di cinque anni è diminuita di un terzo, è positivo l’impegno del presidente della Regione, Spacca, e dell’assessore all’Agricoltura,Malaspina a stringere i tempi per chiarire il futuro dello stabilimento Coalac di Ascoli Piceno. E’ quanto afferma la Coldiretti Marche nel commentare la notizia circa la fissazione del summit per giovedì della prossima settimana tra il Governo regionale e i vertici della cooperativa Cooperlart, che hanno annunciato la chiusura del sito produttivo di Basso Marino. “Una decisione che apre dei seri interrogativi circa il futuro dell’intera filiera di latte marchigiano – ricorda il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi – peraltro in un momento in cui le importazioni di prodotti lattiero caseari dall’estero sono aumentate, mentre dal 2008 ad oggi si sono persi circa 130mila quintali di latte regionale”. Secondo Coldiretti, occorre ristabilire le condizioni perché nelle Marche si possa tornare a fare latte, imboccando un modello di sviluppo e di rilancio del settore che punti sulla reale territorialità delle produzioni. Da qui la soddisfazione per la pronta reazione della Regione, con Spacca e la Malaspina, e delle altre amministrazioni per far ripartire la filiera.