Ultimi giorni per segnalare i danni da alluvione nelle campagne marchigiane. A ricordarlo è la Coldiretti, in vista della scadenza del 27 maggio prossimo per comunicare ai servizi decentrati della Regione Marche i problemi causati dall’ondata di maltempo su colture, strutture aziendali, terreni e strade. L’esondazione dei fiumi e le violenti piogge hanno rovinato cereali e ortaggi, portato via pezzi interi di vivai, ucciso animali, distrutto impianti irrigui e fatto franare campi e reti viarie. Il tutto per un conto sembra aggravarsi rispetto alla stima iniziale di circa 60 milioni di euro. Il problema, denuncia Coldiretti Marche, è che la scarsa dotazione finanziaria oggi presente per far fronte alle calamità nel Fondo di solidarietà nazionale rischia di bloccare i risarcimenti. Attualmente sono disponibili appena 13 milioni di euro per far fronte ai disastri causati dal maltempo in tutta Italia. Ancora peggio, i paletti imposti dalla normativa (il danno viene pagato solo se supera il 30 per cento del fatturato) escluderanno dall’elenco molte aziende. Da qui la richiesta di Coldiretti Marche di considerare i danni causati alle imprese agricole all’interno della legge 225 relativa alla Protezione Civile, che non prevede "sbarramenti" così da permettere a tutte le imprese colpite di accedere ai risarcimenti.