11 Dicembre 2013
ALLARME COLDIRETTI: AUMENTA NELLE MARCHE IMPORT DI CIBO STRANIERO (+14%), SERVE ETICHETTA D’ORIGINE

Con una crescita del 14 per cento aumentano le importazioni nelle Marche di prodotti agroalimentari dall'estero, spesso destinati a divenire magicamente made in Italy senza che i consumatori lo sappiano e a danno delle aziende agricole locali. A denunciarlo è la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi ai primi nove mesi dell'anno. Il valore degli arrivi di cibo straniero ha raggiunto i 330 milioni di euro, con un netto balzo in avanti rispetto allo scorso anno. Proprio contro le importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane, Coldiretti ha lanciato la mobilitazione “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” per difendere l’economia e il lavoro delle campagne. L'obiettivo è smascherare il made in Italy tarocco, aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli in vista delle festività e sollecitare le Istituzioni a rendere operativo l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agricoli ed alimentari. Buoni segnali vengono, invece, dall'export. Secondo un'analisi di Coldiretti Marche il valore degli acquisti di cibo prodotto nella nostra regione è aumentato dell'8 per cento, superando quota 255 milioni di euro. In Asia si registra un vero e proprio boom, con la crescita delle esportazioni del 31 per cento rispetto allo scorso anno, grazie anche alle recenti iniziative che hanno interessato gli stati arabi e la Cina. Acquisti agroalimentari in aumento anche negli Stati Uniti (+2 per cento) e buoni segnali arrivanio anche dall'Africa, dove il valore dell'export è quasi raddoppiato pur mantenendosi ancora su numeri limitati, così come in Oceania (+50 per cento). Si registra, invece, una leggera flessione (-2 per cento) sul mercato europeo, che resta comunque la principale piaza di riferimento.

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