4 Marzo 2017
COLDIRETTI ASCOLI FERMO, ETICHETTA D’ORIGINE PER RIDARE VALORE ALLE PRODUZIONI FERMANE

Etichetta d’origine per dare più valore alle produzioni del territorio fermano, a partire dal grano utilizzato per la pasta. E’ l’appello lanciato dalla platea di trecento agricoltori intervenuti al convegno organizzato dalla Coldiretti Ascoli Fermo che ha aperto Tipicità, la rassegna enogastronomica al Fermo Forum. “La trasparenza paga – ha sottolineato Paolo Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo - e lo dimostra il fatto che, dove l’obbligo di indicazione della provenienza della materia prima è stato conquistato, il lavoro degli agricoltori è stato valorizzato meglio, oltre a fornire maggiori garanzie ai cittadini dal punto di vista della salute e della qualità”. Sara Paraluppi, responsabile Affari generali della Coldiretti nazionale, ha ricordato anche i pericoli in agguato a partire dagli accordi come il Ceta (l'intesa commerciale con il Canada), che non tuteleranno le tipicità nostrane oltre a favorire ulteriormente l’arrivo di prodotti stranieri, mentre Rosario Trefiletti, il presidente nazionale di Federconsumatori, ha denunciato come una certa parte dell’industria punti a far chiudere le aziende agricole locali per avere mano libera di approvvigionarsi all’estero, dove le materie prime sono di bassa qualità e assicurano maggiori profitti. Ma nel corso dei lavori il presidente della Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante (presente assieme al direttore reginale Ebzo Bottos e al direttore interprovinciale Alessandro Visotti), ha anche ricordato il dramma delle stalle terremotate, colpite dal sisma e dai ritardi della burocrazia, contro i quali gli agricoltori delle tre province scenderanno in piazza martedì 7 marzo a Roma. Un attestato di solidarietà in tale direzione è arrivato dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il quale ha anche ricordato il percorso fatto in questi anni con i mercati di Campagna Amica.

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