Maggiore informazione ai consumatori sui prodotti a base di latte cento per cento italiano e individuazione di un sistema di indicizzazione per i contratti del latte tra imprese agricole e industriali che tiene conto dei costi di produzione e dell'andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero. Sono le novità per il settore scaturite dall’ultimo incontro tra imprenditori agricoli, industriali e settore della grande distribuzione. A renderlo noto è la Coldiretti regionale, sottolineando che si tratta di un ulteriore risultato della mobilitazione messa in campo nel novembre scorso per salvare gli allevamenti rispetto a una crisi che nelle Marche ha visto chiudere i battenti una stalla su tre, mentre la produzione lattiera è passata da 460mila quintali a 327mila quintali. Per quanto riguarda le informazioni è stato presentato un programma delle attività di promozione straordinaria dei prodotti lattiero caseari italiani, che sarà caratterizzata dall'utilizzo di un marchio che consenta di individuare in maniera chiara e omogenea quelli di origine 100% italiana sugli scaffali. "La battaglia della Coldiretti continua per arrivare al più presto alla determinazione di un giusto prezzo da pagare agli allevatori - sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante - e alla corretta identificazione dei prodotti che lavorano latte italiano con l’indicazione in etichetta, che impedisca di spacciare come Made in Italy il prodotto importato".